Storia di un artista importante di Venezia: Alessandro Vittoria.

Aloessandro Vittoria del Veronese.jpgTra i personaggi illustri che sembrano di secondo piano nella bellezza dell’arte di Venezia, uno fu Alessandro Vittoria, scultore di valore, e che ha lasciato il suo segno in chiese importanti di Venezia.

Nativo di Trento, (nel 1525) si formò presso i laboratori dei più insigni artisti della sua città, come Martino da Como e Antonio Medalia. Divenne poi apprendista nella bottega del vicentino Vincenzo e del padovano Giangerolamo Grandi, molto attivo nella Basilica di S. Maria Maggiore.

Apprezzate le doti e le potenzialità del Vittoria il principe e vescovo di Trento lo raccomandò alla scuola di Jacopo Sansovino, protoarchitetto presso la Repubblica di Venezia. Purtroppo il carattere del giovane Alessandro lo spinse ad allontanarsi dal grande masestro, ed allora si ritirò a Vicenza.

S.Sebastiano.jpgS.Rocco e S. Sebastiano.jpgS. girolamo ai Frari a Venezia.jpgSpirito irrequieto, grande artista, poco incline alla disciplina, nel 1551 si sposò a Trento con l’amata Paola, che lo accompagnò per pochi anni: infatti morì nel 1561 senza aver potuto dargi figli. Nel 1553, grazie all’intervento ed alle sollecitazioni di grandi artisti come Tiziano Vecellio e Pietro Aretino il talentuoso Alessandro fece ritorno alla bottega del Sansovino.

Dopo quattro anni il Vittoria, contando  sull’apprezzamento ottenuto per le sue opere aprì una propria bottega: le sue opere erano state ed erano molto apprezzate e famose nella Serenissima: La statua del S. °Giovanni Battista per la chiesa di S. Zaccaria a Venezia, il San Girolamo, nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, il San Sebastiano a S. Francesco della Vigna.

Nel frattempo conobbe una ricca vedova veneziana, che morì nel 1591. Dalla Serenissima gli venne conferito il titolo di massimo scultore veneziano vivente, e successivamente morì a Venezia nel maggio del 1608.

Doge Nicolò da Ponte a Venezia.jpgLorenzo Cappello.jpgSalone della biblioteva marciana.jpgDa ricordare sono anche i ritratti della nobiltà Veneziana, come il doge Nicolò da Ponte o il busto di Lorenzo Cappello: eseguì anche le volte degli stucchi della “scala d’oro”del Palazzo Ducale e dello scalone della biblioteca Marciana.

Rispetto alla fama di scultori ed artisti venziani Alessandro Vittoria non è ricordato come giustamente merita, ma rimane comunque vicino agli occhi ed al cuore dei veneziani e di chi ha visitato o visita Venezia, per l’espressività, il vigore e la bellezza delle sue opere, che ne fanno uno dei massimi artisti che ha donato il suo talento alla Serenissima…..ricambiato comunque da chi d’arte si intende e ama Venezia e le sue meraviglie.

 

 

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