Nel Convento di San Francesco della Vigna, a Castello, annesso alla Chiesa omonima, Francesco Zorzi, grande alchimista e studioso Cabalista, legato alla potente famiglia Grimani, e specificatamente nella figura di Domenico Grimani, che accolse il lascito di Pico della Mirandola nella eccezionale e fantastica biblioteca ricco di testi legati all’ermetisco ed all’alchimia,(ora custodita presso la Biblioteca Marciana) incontrò John Dee, uno dei più importanti studiosi di cabala e di alchimia, e partecipe della creazione della cabala cristiana, in confronto e legame con la Kabalah ebraica.
La cabbala cristiana nacque in Spagna con Raimondo Lullo, prima della diaspora Seferdita: Egli creò ” un’arte” nella quale, unendo le 9 dignità di Dio ( Sefiroth), i quattro elementi, le sfere celesti e la geometria , in uno stretto legame con il pensiero Platonico si dimostrava una più alta concezione della Creazione e di Dio stesso, aspirazione questa sempre inseguita dagli alchimisti.
Giovanni Pico della Mirandola unendo la filosofia neo-platonica all’alfabeto ebraico nelle sue 52 ” Conclusiones”, nella 14° dimostrò che manipolando cabbalisticamente il nome di Gesù si poteva stabilire che Egli è effettivamente il figlio di Dio.
Francesco Zorzi nel suo ” de Harmonia Mundi” unì questa cabbala al concetto di Armonia Universale di Vetruvio, e mise in relazione le gerarchie angeliche ai Pianeti ed ai loro influssi senza annullare il libero arbitrio e riuscì a dimostrare la possibilità per ogni individuo a contattare gli Angeli.
A Zorzi, noto come insigne ebraista, venne chiesta una consulenza da Enrico VIII di Inghilterra circa le sue nozze con la vedova del fratello.
Lo Stesso Zorzi convinse il Sansovino a progettare la Chiesa di S. Francesco della Vigna in base alle proprozioni armoniche legate a questi suoi studi, a cui si rifecero in seguito anche altri architetti famosi e pittori.
Daniel Banes, in un suo articolo di venticinque anni fa ( the provocative Merchant of Venice ) rileva nell’opera di Shakespeare gli influssi in quest’opera di ” De Armonia Mundi ” di Zorzi, influssi che costituiscono, a suo dire l’ossatura stessa della commedia: lungi dall’essere una contrapposizione tra la legge ebraica e l’amore cristiano essa sarebbe costuita dal tema cabalistico delle emanazioni divine (Sefiroth): Syloch rappresenterebbe quella che definisce la severità di giudizio, Antonio la tenerezza amorosa, e Porzia la bellezza clemente.
E la prova degli scrigni, tre (come le religioni monoteiste) in cui Bassanio sceglie quello di piombo, che secondo le tesi di Zorzi rappresenterebbe mercurio e la Religione Ebraica, sceglie l’ebraismo come espressione di amore per Porzia, in base al detto biblico: “scegliete la mia dottrina e non l’argento, scegliete la sapienza più che l’oro fino perchè la sapienza è buona più delle perle e nessun tesoro l’eguaglia.
Ho scelto questo viaggio tra la sapienza e la ricchezza scientifica di Venezia, uno dei suoi più interessanti esponenti, come Francesco Zorzi, tra la ricerca a Palazzo Grimani a Castello, ed il convento concepito con i canoni della cabbala e della divina proprozione dal Sansovino per portarvi in un mondo fantastico e bellissimo a cui si rifanno tutti i praticanti delle arti vere, geni che hanno donato al mondo opere uniche ed irripetibili, come questa città: unica ed irripetibile.
27 luglio2012 ore 15,30. Un caldo bestiale,mio marito fa la siesta ,io no io esco . Sono a Venezia da 15 giorni ma non posso sprecare neanche un attimo. Abito vicino ospedale ,decido di andare…. Dove mi portano le gambe ..senza meta.Dove arrivo? A San Francesco della vigna.Entro,c’e una musica ,visito la chiesa ,il chiostro.Che dire? Bellissima …Venezia si offre a piccole dosi e mi stupisce sempre.E il mio ultimo giorno ma so già che tornero’ presto e Venezia mi regalera’ ancora tanto.
Sai, mi hai emozionata alla grande: tu sei entrata in Venezia, che non è solo una città, ma anche un modo di vivere, una realtà culutrale ed artistica… forse perchè sei donna, …noi donne siamo molto legate alle mareee, alle fasi della luna, tutto un equilibro su cui Venezia si regge, per cui ti abbraccio con profondo affetto, sperando che tu ritorni ancora in questa città che in fondo, in fondo è magica ed è femmina!!!! Grazie per il momento di poiesia che mi hai donato, ciao, Piera